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ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

venerdì, gennaio 25, 2008

LA SALPETRIERE


Fatta costruire da Luigi XIV nel 1656 a Versailles divenne il manicomio più grande di d’Europa. Ricoverate prostitute, invalidi, orfani, adultere e malati di ogni genere. Poteva accogliere 10.000 persone. C’era anche una prigione con 300 posti. Le terapie più usate: docce caldissime seguite da docce freddissime, malaroterapia per provocare febbri altissime e scacciare così i demoni, sanguisughe applicate ai genitali, fustigazione. Dal 1862 al 1892 ragnò da despota in questo abisso della società il famoso neurologo Jean-Martin Charcot, detto “il Napoleone delle nevrosi”. Di lui Maupassant disse:” Siamo tutti isterici da quando questo allevatore di isterici da camera gestisce La Salpetrière con un popolo di donne nevrotiche nelle quali inculca la follia e le trasforma in indemoniate. Ogni martedì il professore teneva delle lezioni pubbliche, molto seguite, una specie di spettacolo teatrale, metà dramma e metà farsa. Anche Freud partecipò entusiasta a questa sedute. Durante questa sedute Charcot rimaneva in silenzio, poi un dialogo con il pubblico e la paziente che veniva sottoposta a vari trattamenti: ipnosi, suggestioni, pressioni alle tempie e alle ovaie. Naturalmente anche lui aveva le sue preferenze. La più gettonata era Jane Avril, donna di grande bellezza (ma và?!!) e presenza scenica, divenne la paziente più famosa di Francia. In lei il neurologo riusciva ad indurre crisi epilettiche e atti isterici. Ben presto si stufò di lei, ne aveva trovato un’altra.. Jane fu dichiarata guarita e dimessa. Finita al Moulin Rouge, diva incontrastata ed ispiratrice del famoso pittore Toulouse-Lautrec. Alsuo posto arrivò Blanche Wittman. Anche questa bella ed intelligente. Per ben 6 anni fu la regina incontrastata delle isteriche , all’epoca oltre 7.000 ricoverate. Alla morte del Prof, divenne assistente di Marie Curie che alla Salpetrière aveva il suo laboratorio per lo sturio del radio (vedi il blog del marzo 2007). Che ne è oggi dell’isteria? Male sradicato? Ma sarà! Un’etichetta per rinchiudere e controllare un bel po’ di disgraziate, ecco cos'era l'isteria. In ricordo di queste derelitte ci tracanniamo un paio di Pernod ben carichi. Prosit Pronobis!

P.S. Attualmente La Salpetrière funziona ancora come clinica universitaria ed ospedale generale. Può accadere ai ricoverati di trovarsi l’enorme camerone attraversato da gruppi di incuriositi turisti in visita guidata. Auguri.

2 Comments:

  • At 28/1/08 8:15 PM, Blogger maurino said…

    però che posto esilarante questo ricovero per isterici, o forse meglio ,bordello per psicolabili. Perchè non si capisce bene chi deve curare chi? o mi sbaglio? Di certo questro grande luminare della medicina nonchè precursore della psicoanalisi ,e mi fermo con gli aggettivi,"amava" i suoi pazienti(femminili)e quindi tutto quello che sperimentava era per il bene della scienza.O mi sbaglio? Si forse un picolo poco era anche per il suo bene, ma si sà senza sacrifici non s ottengono risultati.

     
  • At 14/2/08 4:34 PM, Blogger DarkPanter said…

    Credo che i veri pazzi erano coloro che davano retta al caro professore...lui,i suoi seguaci,tutta la scienza del XIX secolo,hanno fatto del sesso una malattia,hanno cercato di asservirlo ai soli scopi della riproduzione e conservazione della specie,privandolo di ogni forma di piacere...in questo clima di repressione sono nati i perversi e le isteriche..frutto di una scienza inutile e prevenuta,non di cause naturali.

     

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