ALL'OMBRA vis artis non vilis aqua sed vinum

ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

giovedì, gennaio 31, 2008

ORFEO


Orfeo, personaggio semidivino, poeta cantore e grande retore in un momento storico in cui prevale la trasmissione orale della cultura, è al centro di una nuova religione da lui stesso fondata: l’orfismo. Originario della Tracia, regione in cui si diceva esistessero degli sciamani capaci di provocare stati di trance con la musica. Anche Orfeo con la sua musica piega la natura ai suoi desideri e scende agli inferi a cercare la sua Euridice prematuramente scomparsa. Nessuno e niente può resistere al suo canto ammaliatore. Non Caronte, il traghettatore, né Ade e Persefone. Grazie alle sue arti riesce a strappare l’amata al regno delle tenebre. La potrà riavere ma non dovrà girarsi a guardarla fintanto che non sarà ritornato alla luce. Non resiste, la guarda e la perde per sempre.
Fondatore del movimento iniziatici dell’orfismo, assai diffuso in Grecia nel V° e IV°, venerato da numerosi autori dell’età classica.
Il 15 gennaio 1962 durante dei lavori stradali in un passo tra la Grecia e la Macedonia, nei pressi del paese di Derveni, vennero alla luce alcune tombe inviolate. In una di queste fu rinvenuto un papiro che venne datato dal IV° al III° secolo a. C. Si tratta del più antico documento scritto in greco. Dopo restauri difficili e lunghissimi ora è accessibile a tutti. Probabilmente il defunto era un iniziato, seguace dei riti misterici dell’orfismo. Nel rotolo di Derveni è trattata la cosmogonia orfica. Al centro c’è Zeus ma anche tante altre figure divine.. La peculiarità consta nella coppia Etere-Notte, da cui le pratiche in anfratti sotterranei. I riti si celebravano rifacendosi al più antico ascetismo, alla cui base c’era l’idea che l’uomo ha un’anima immortale, temporaneamente imprigionata in un corpo. Per assicurarsi la salvezza, bisogna cercare di seguire regole precise: attenersi ad atti rituali e periodici di purificazione, non assistere a sacrifici cruenti, non mangiare carne. All’iniziato non basta il rapporto divino dato dalla religione ma aspira ad una mistica privilegiata. Nella loro visione compare anche Dioniso, che rinasce anche lui e diventa il dio della regalità. Anche nella nostra religione c’è una morte ed una resurrezione! In onore di Orfeo ci scoliamo un bottiglione di vino resinato, ovviamente. Il suo canto ci giungerà forte e chiaro!

Prosit Pronobis!

domenica, gennaio 27, 2008

MENORAH


Il racconto biblico della Genesi inizia con la creazione del cielo e della terra. Della luce e della tenebra. Al secondo giorno Dio creò le acque ed il firmamento, il mare e la terra, le piante e gli alberi. Al terzo giorno creò i semi e gli alberi da frutto. Al quarto giorno le stelle, le stagioni, i giorni e gli anni. Pesci nelle acque ed uccelli nel cielo, bestiame e fiere. Mise nel cielo due lampade al quinto giorno, una grande per regolare il giorno e l’altra piccola per regolare la notte per separare la luce dalle tenebre. E venne il momento di creare l’uomo, al sesto giorno. Fatto a somiglianza di Dio, maschio e femmina. Li benedì e disse loro: crescete e moltiplicatevi, riempite la terra..
“Così furono ultimati il cielo e la terra e tutto il loro ornamento. Allora Dio, nel settimo giorno, volle conclusa l’opera che aveva fatto e si astenne, nel giorno settimo, da ogni opera che aveva fatto. Quindi Dio benedisse il giorno settimo e lo consacrò perché in esso aveva cessato da ogni opera da lui fatta creando” GENESI, 2, 1-4.Dio separa il settimo giorno dagli altri sei. Il sabato viene associato alla qualità propria divina dell’essere “santo”, separato dal mondo. Dei primi sei giorni si sa tutto ma il settimo è avvolto nel silenzio. Questa è la novità che non ha l’eguale nella cultura del vicino Oriente. L’invenzione ebraica di un sabato che intervalla l’incessante scorrere del tempo con una teologia del riposo. Il 7 indica la completezza di un ciclo ed il sabato ricorda chi sia il vero padrone del tempo. Il numero 7 appare in altri luoghi della Bibbia, carico di promesse ma anche di minacce. “Chiunque ucciderà Caino subirà vendetta 7 volte. 7 sono i santuari celesti attraverso i quali l’anima viaggia verso Dio. Il 7 è il sigillo di completezza: piena dal lato di Dio, incompleta dalla parte dell’uomo. Siamo poco e tanto. Nella foto il candelabro a sette bracci, Menorah, che nell’antichità veniva acceso all’interno del tempio di Gerusalemme. Rappresenta il sabato, al centro, e i sei giorni della creazione. Festeggiamo il 7, che ora ci piace più degli altri numeri, bevendo un bianco maremmano, Kosher, naturalmente! Prosit Pronobis!


sabato, gennaio 26, 2008

MILESTII MICI


Grande dolore!! Vladimir Putin ha proibito le importazioni ci vino proveniente dalle cantine MILESTII MICI, città a pochi chilometri da Chisinau, capitale della Moldova, paese che si contende con la Bielorussia il primato di nazione più povera dell’ex URSS. Questa cantina, costruita scavando nel tufo, con profondità che variano dai 30 agli 80 metri, ha uno sviluppo totale di oltre duecento chilometri. La temperatura è costante tutto l’anno: 12°-14° gradi. I dipendenti sono oltre 400. Inoltre ha un altro primato: conserva la più grande collezione di bottiglie al mondo, oltre due milioni. I loro vini hanno vinto prestigiosi premi: nel 2003 nel contests di Bruxelles, una medaglia d’oro ed una d’argento. I prezzi vanno da un minimo di 4 euro a 1000 euro per un Ultreneia Rosa del 1975. La massima parte della produzione è venduta in Russia ma ora si cercano nuovi mercati in Europa e nelle Americhe. La regina Elisabetta d’Inghilterra si fa spedire ogni anno 3000 bottiglie di Negru de Porcari. Occomemai il Putin vuol mettere in ginocchio questa prestigiosa cantina? E’ una forma di ritorsione nei confronti del presidente della piccola repubblica, Chisinau, per la sua politica di dura repressione nei confronti dei movimenti filo russia in Abbazia e Ossezia del Sud. Fino al 1917 la cantina più grande del mondo era quella di Nicola II, nipote della regina Vittoria di Inghilterra. Dopo l’assalto al palazzo d’inverno nel novembre del ’17 ci fu la più grande ubriacatura collettiva della storia! Dopo settimane e settimane di continue libagioni, a dicembre venne introdotta la legge marziale per porre rimedio allo stato di ebbrezza permanente delle truppe. E la cantina non si era ancora svuotata! Il vino preferito dello Zar era il Chateau de Calme 1847, un vino della Borgogna. Noi ci accontentiamo di meno, beh, menino. Un Barolo, perché no, chinato. Prosit Pronobis!
P.S. Secondo la Chiesa Ortodossa Russa l'imperatore NicolaII ed i suoi familiari sono Santi.

venerdì, gennaio 25, 2008

LA SALPETRIERE


Fatta costruire da Luigi XIV nel 1656 a Versailles divenne il manicomio più grande di d’Europa. Ricoverate prostitute, invalidi, orfani, adultere e malati di ogni genere. Poteva accogliere 10.000 persone. C’era anche una prigione con 300 posti. Le terapie più usate: docce caldissime seguite da docce freddissime, malaroterapia per provocare febbri altissime e scacciare così i demoni, sanguisughe applicate ai genitali, fustigazione. Dal 1862 al 1892 ragnò da despota in questo abisso della società il famoso neurologo Jean-Martin Charcot, detto “il Napoleone delle nevrosi”. Di lui Maupassant disse:” Siamo tutti isterici da quando questo allevatore di isterici da camera gestisce La Salpetrière con un popolo di donne nevrotiche nelle quali inculca la follia e le trasforma in indemoniate. Ogni martedì il professore teneva delle lezioni pubbliche, molto seguite, una specie di spettacolo teatrale, metà dramma e metà farsa. Anche Freud partecipò entusiasta a questa sedute. Durante questa sedute Charcot rimaneva in silenzio, poi un dialogo con il pubblico e la paziente che veniva sottoposta a vari trattamenti: ipnosi, suggestioni, pressioni alle tempie e alle ovaie. Naturalmente anche lui aveva le sue preferenze. La più gettonata era Jane Avril, donna di grande bellezza (ma và?!!) e presenza scenica, divenne la paziente più famosa di Francia. In lei il neurologo riusciva ad indurre crisi epilettiche e atti isterici. Ben presto si stufò di lei, ne aveva trovato un’altra.. Jane fu dichiarata guarita e dimessa. Finita al Moulin Rouge, diva incontrastata ed ispiratrice del famoso pittore Toulouse-Lautrec. Alsuo posto arrivò Blanche Wittman. Anche questa bella ed intelligente. Per ben 6 anni fu la regina incontrastata delle isteriche , all’epoca oltre 7.000 ricoverate. Alla morte del Prof, divenne assistente di Marie Curie che alla Salpetrière aveva il suo laboratorio per lo sturio del radio (vedi il blog del marzo 2007). Che ne è oggi dell’isteria? Male sradicato? Ma sarà! Un’etichetta per rinchiudere e controllare un bel po’ di disgraziate, ecco cos'era l'isteria. In ricordo di queste derelitte ci tracanniamo un paio di Pernod ben carichi. Prosit Pronobis!

P.S. Attualmente La Salpetrière funziona ancora come clinica universitaria ed ospedale generale. Può accadere ai ricoverati di trovarsi l’enorme camerone attraversato da gruppi di incuriositi turisti in visita guidata. Auguri.

martedì, gennaio 22, 2008

LA COSCIENZA


Cartesio formulò il dualismo tra corpo ed anima. Era l’anima la sede dei pensieri, dei desideri e delle percezioni. Ma come poteva una cosa non fisica, l’anima, agire con il corpo cosa fisica? Ancora siamo daccapo. Ci sono oggi filosofi che negano che le funzioni mentali siano fenomeni neuronali. Partono da ciò che non sappiamo o possiamo immaginare per arrivare a dire che proprio per questo non può essere un’attività neuronale bensì uno stato che è facile, intuitivamente, immaginare. La coscienza, la consapevolezza, la moralità, sono problemi concettuali: la riflessione su questi problemi stabilisce i limiti della scienza. Ora non sappiamo tutto del cervello, ben lungi. Ma tanti passi in avanti sono stati fatti. Probabilmente il substrato di questi concetti è una coalizione di neuroni piramidali, neuroni che cominicano a grande distanza, della corteccia cerebrale. Se per esempio sento un rumore rapidissimo, parte una coalizione che da varie parti, dal lobo acustico, raggiunge la corteccia frontale. Qui viene elaborato un possibile scenario. Più si presta attenzione a questo rumore e più viene rinforzata la coalizione. Se si sente il proprio nome nella corteccia auditiva si forma una coalizione differente. Si formerà una comunicazione bidirezionale con la parte frontale, eliminando la precedente coalizione che sparirà. La coscienza emerge da differenze qualitative e non quantitative. L’importante non è il numero dei neuroni coinvolti ma la complessità di informazioni che essi rappresentano. E allora? Siamo coscientissimi, beh coscientini. Il nostro cervello non sta mai fermo, neanche la notte! Diamogli un po’ di carburante. Un prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, le bollicine lo stimolano! Prosit Pronobis!

sabato, gennaio 19, 2008

ALLAN TURING


L'otto di giugno 1954 il quarantunenne ricercatore matematico Alan Turing si coricava nel suo letto dopo aver morso una mela. Era corretta al cianuro. Morì così l'uomo che possedeva una mente matematica assolutamente fuori dal comune. Omicidio o suicidio?
Durante la guerra aveva lavorato a Bletchley Park, la residenza segreta dove si studiava la decriptazione dei codici segreti dei nazisti. Grazie a lui fu decifrato il complicatissimo codice tedesco con la costruzione della macchina ENIGMA. Qui si dedicò anche alla progettazione di una macchina pensante. Lui era omosessuale ed ai quei tempi esserlo significava tradire la patria. Arrestato per atti osceni e processato. Come Oscar Wilde cinquant'anni prima finito in galera con la stassa accusa. Ad allan andò peggio fu costretto a subire dei trattamenti a base di estrogeni, una castrazione chimica. Molte delle sue innovazioni nel campo della scienza furono attribuite a John von Neumann con il quale collaborò a Princeton. Il computer immaginato da turing era assai diverso da quelli attuali. Niente processori o schede madri ma un nastro che si srotolava sotto ad un piccolo scanner che verificava i vari quadratini presenti passandoli al setaccio. Alcuni erano 0 altri 1, il sistema binario. Infine si dice che il logo della Apple, la mela morsicata, si rifà proprio al grande matematico. Loro dicono che si tratta della mela di Newton. Ma quest'ultimo con i computer non c'entra un fico eppoi la mela non la mangiò. In onore del grande scienziato ci beviamo una grappa alla mela, frutto da lui preferito. Prosit Pronobis!

giovedì, gennaio 17, 2008

GLOBULI ROSSI


Scoperta sensazionale! Prossimamente sarà possibile trasformare tutti i gruppi sanguigni in un unico “O” universale. Dunque.. I globuli rossi, o eritrociti, hanno sulla loro superficie degli antigeni diversi. Questi sono molecole che identificano i vari gruppi: “A”, “B”, “AB” ed il gruppo “O”, privo di antigeni. Il problema sono le trasfusioni. A riceve solo da A, B solo da B e AB da tutti e due e quindi è favorito. Il gruppo O è donatore universale, va bene per tutti. Ora è stata messo a punto un enzima che elimina l’azione dei vari antigeni. Tutti potranno ricevere il sangue indipendentemente dal proprio gruppo. Ed in più, in caso di urgenze, non c’è bisogno di stabilire il gruppo sanguigno. Nei gruppi umani varie sono le distribuzioni dei gruppi. Per esempio i nativi americani sono tutti di gruppo O. E’ un bene direte voi. NOOO! Il loro sangue è molto più appetibile di qualsiasi altro. Il conte Dracula si leccherebbe i baffi! In più costa pochissimo! Anche il sangue gli prendono! Speriamo che questi studi continuino rapidamente almeno ai poveri nativi il sangue glielo lasciano (forse). Per festeggiare ci fumiamo un calumet, in compagnia, davanti al camino fiammeggiante! Prosit Pronobis:

domenica, gennaio 13, 2008

IL TRENO


Per studiare il ruolo delle emozioni nella formazione dei giudizi, è stato inventato il seguente esperimento. Dunque arriva un treno, lungo il binario cinque persone sostano. L’unico modo per evitare l’impatto è azionare uno scambio: nell’altra linea c’è un solo uomo. Che fare? Nessuno ha dubbi: meglio uno che cinque. Altro esperimento. Cinque persone sui binari. Arriva il treno. Noi siamo sul ponte insieme ad un panzone. Gettandolo giù fermerebbe il treno e salverebbe i 5 disgraziati. Nessuno approva l’idea di gettare il grassone e dei 5 carne macinata. Risultato, quando qualcosa ci riguarda da vicino la risposta è più viscerale. Ma è l’attivazione emotiva la causa, oppure la conseguenza del giudizio morale? Secondo studi di Brain Imaging lesioni dell’area centromediale della corteccia prefrontale alterano la percezione delle emozioni e quindi anche delle decisioni morali. In questo caso il soggetto lancia volentieri l’obeso oltre la spalletta del ponte ma solo quando il treno è passato da un pezzo! Eh, ci vuole pazienza! Ci beviamo un BENEDICTINE, noi. All’altro un po’ d’acqua, non si sa mai! Prosit Pronobis!