ALL'OMBRA vis artis non vilis aqua sed vinum

ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

domenica, agosto 12, 2007

DOMANDE


Gli antichi filosofi greci non avevano il gusto della ricerca fine a sè stessa. Interrogarsi serviva a compiere un percorso che non era mai immutabile e definitivo: La dialettica, da loro inventata, serviva per avere nuovi pensieri, nuove discussioni, cambiare idee. Siamo fuoco, siamo aria, siamo "logos", sopravviveremo, no, moriremo. C'è l'anima che tutti ci comprende, no, non c'è. Tutti credevano agli dei. Abitavano le stelle, i monti, i cieli, i fiumi. Raccontavano i miti mentre gli dei non hanno alcuna rivelazione. Ogni uomo è interessato alle domande ultime: l'origine dell'universo, il destino dell'uomo dopo la morte, il senso della nostra vita. Le esperienze da noi stessi fatte, in prima persona, non ci permettono di conoscere gli eventi del passato se non percepiti in prima persona. Abbiamo bisogno di testimonianze, comunicazioni e credenze. Di cosa ci possiamo fidare, visto che non è possibile verificare tutto? Sono nato il 20 di luglio. Mi devo fidare. Mi è stato comunicato... In definitiva: la testimonianza non è una fonte conoscitiva e non conosciamo la maggior parte delle proposizioni che pensiamo di conoscere. In questo mare di incertezze, al mare dell'Egeo ci affidiamo. Degli antichi greci, del ricordo, assaporiamo il RETSINA. Una bottiglia non basta! Prosit Pronobis!
P.S. Prossimamente vi racconterò occomemai i greci facevano il vino resinato.
P.P.S. Come dal commento allo scritto "LINGUA", mi sento in dovere di raccontare, finalmente, delle cellule a specchio. A presto!

1 Comments:

  • At 29/11/07 8:10 PM, Blogger maurino said…

    I greci , che grandi , popolo di filosofi , fisici e matematici , i loro racconti e le loro storie tra leggenda e realtà sono vive ancora oggi , con i loro dei pieni di virtù ma anche di debolezze l'ira di Zeus , la sensualità di Afrodite , la gelosia di Era , il misticismo di Apollo , la ferocia di Ares , la sapienza e la saggezza di Atena , pregi e difetti che si fondono in una sola creatura, l'uomo.
    Uno scrittore romano ha detto di loro:
    "i greci conquistati hanno fatto prigionieri noi romani, diffondendo la loro cultura su gente rozza"

    Un brindisi con il nettare degli dei è dovuto

     

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